Piloun e Capele a Roubilant

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capela 't San Jacou a n'Anheli
Capela 't San Jacou

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da: Ristorto M., Cenni storici di Robilante, Cuneo 1962, pagg.91 -93:

LA CAPPELLA DI S. GIACOMO ALLA FRAZIONE AGNELLI

La frazione Agnelli è una delle più antiche di Robilante, già ricordata nel Trecento; perché fin da allora si chiamasse così non consta.

Situata sul confine tra Vernante e Robilante, la frazione fu spesso causa di attrito nelle relazioni tra i due Comuni.

La locale Cappella dedicata all'apostolo S. Giacomo non si sa a quando risalga, credo al Seicento, o al primo Settecento.

Allora era priva di campanile, che venne costruito nel 1790, e non aveva proprio cappellano.

All'inizio del secolo scorso i buoni frazionisti lo ottennero stabilendogli lo stipendio di L. 300 (le famiglie pagavano il quotizzo a tenore del registro), oltre la provvista del legno per tutto l'anno.

Anche a lui come maestro di scuola il Comune passava un piccolo sussidio. In quel tempo furono cappellani D. Giovanni Battista Goletto di Rittana, che nel 1819 era piuttosto avanzato di età, avendo ormai raggiunti i 69 anni e nel 1823 D. Angelo Riveri di Cuneo.

Poi per diversi anni ad Agnelli non si ebbero più cappellani e - annotava il Pievano D. Viani - - " per causa della povertà di quegli abitanti e perché la casa che deve servire d'abitazione al Cappellano è angusta assai e minacciante rovina ".

La casa era presa in affitto da un certo Giacomo Giordano.

Finalmente, giunti tempi migliori, il Pievano D. Viani, con il contributo dei frazionisti, preparò per il Cappellano una casetta decorosa, costruendo il caseggiato che tuttora serve di scuola, con due stanze al pianterreno e altre due al primo piano.

Ecco quanto ne scriveva il 22 giugno 1841 lo stesso D. Viani: " Io sono stato il promotore ed il direttore di quest'opera eseguita con soddisfazione di tutto quel cantone, ed anzi di tutta la popolazione, parte della quale, sebbene non soggetta a quella cappella, o poco o molto, prestò l'opera sua per la formazione di quella casa indispensabile per la residenza del cappellano ".

Furono allora cappellani ad Agnelli D. Monaco (1824-1846), D. Nicolao Giordano (1847-1848), D. Giovanni Gonella (1849-1858), il quale morì il 16 maggio 1858, D. Pietro Demichelis, che morì già il 14 giugno 1860 in età di anni 66.

Dopo il 1860, sia per mancanza di clero, sia per insufficienza di mezzi data anche la sempre crescente diminuzione della popolazione, non si ebbero più cappellani.

Nel secolo nostro fu per qualche tempo cappellano il maestro D. Giacomo Antonio Sordello di Robilante.

Restauri alla Cappella furono eseguiti nel 1932 sotto il Pievano D. Peirone e ultimamente sotto il Pievano D. Pellegrino.

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1997, n. 9, pag. 8:

CAPPELLA DI AGNELLI: RESTAURATO L'AFFRESCO DI FACCIATA

Su iniziativa dei Massari Errante Romano e Ghibaudo Alberto e delle Massare Carletto Rosanna e Giordano Daniela
- sono state riquadrate le finestre con l'aiuto di alcuni volontari,
- sono stati rifatti e coperti di pietra i gradini posti a fianco dell'ingresso,
- è stata rifusa la vecchia campana che si era screpolata ed è stata rimodellata da un artigiano di Dronero.

Hanno poi dato l'avvio al restauro conservativo e integrativo degli affreschi e della decorazioni.

Per ora è stato restaurato l'affresco della facciata.

Si ringrazia in particolare il Sig. GIACOMO GIORDANO (Tetto Sordello) che ha erogato la somma di L. 1.000.000 (un milione) per il suddetto restauro.

L'affresco era stato fatto da Fantino Giovanni nell'anno 1936. Vi sono raffigurati la Madonna col Bambino e i Santi Giacomo e Donato, mentre sullo sfondo appare la Cappella di Agnelli.

I lavori proseguiranno appena i restauratori saranno di nuovo disponibili

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capela dar Malandré
Capela dar Malandré

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capela 't Santa Marguerita
Capela 't Santa Marguerita

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capela dar Mountàs
Capela dar Mountàs

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1996, n. 7, pag. 4:

In costruzione la cappella del Montasso

Presso Tetto Malizia alla fine di aprile diversi volenterosi hanno iniziato a tirare su una Cappella e prevedono di ultimarla nell'autunno prossimo. I lavori sono ora a buon punto. Rimangono da fare la volta e il tetto, e infine la pavimentazione e tutto l'arredamento.

Il vecchio Pilone a tre facciate e su cui ora è costruita la Cappella, era dedicato alla Madonna, a S. Giuseppe e a S. Donato. E ora si sarebbe propensi a dedicare la Cappella a S. Giuseppe, patrono della Chiesa universale, patrono degli artigiani e di tutti i lavoratori, e anche patrono della buona morte.

Ci felicitiamo con gli ideatori e con coloro che si prestano in diversi modi al compimento dell'opera.

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capela di Piage
Capela di Piage

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 2000, n. 7, pag. 5:

RESTAURI alla CAPPELLA delle PIAGGE

II pavimento e specialmente l'altare erano stati dissestai dal gelo invernale, e l'intonaco a causa dell'umidità si stava sfaldando.

Allora i Massari e le Massare hanno preso la lodevole iniziativa di porvi rimedio, e con l'aiuto di alcuni Volontari hanno realizzato un lavoro bello e duraturo, riportando anche l'interno al suo stato originale.

Hanno innanzitutto scrostato gli arconi della volta, evidenziando così l'ordinata disposizione dei mattoni pieni, che, opportunamente sabbiati, sono stati consolidati con fissativo. È stata così evidenziata l'elegante e sobria struttura portante e architettonica.

Hanno poi scrostato le pareti laterali, e così sono riapparse le pietre che 100 anni fa erano state impiegate per la costruzione. Successivamente sono state sigillate le fessure tra pietra e pietra, evitando di rifare un intonaco integrale, per conservare l'aspetto montano della Cappella e per permettere ai muri di respirare e di espellere l'umidità.

Infine si è stati obbligati a rifare l'altare, e questo è stato fatto seguendo le vigenti normative liturgiche.

L'altare è costituito ora da una massiccia pietra semicircolare sorretta da una croce in pietra e da altre pietre murate a vista.

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capela d'ën Vermanera
Capela d'ën Vermanera

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da: Ristorto M., Cenni storici di Robilante, Cuneo 1962, pagg.91 -93:

LA CAPPELLA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA IN VERMENERA.

La frazione Vermenera (originariamente Valle Manera) è antichissima e già ricordata con Agnelli in documenti del Trecento.

Ma non ebbe mai una propria cappella.

Ad essa si pensò nel 1954, in occasione dell'Anno Mariano e Centenario del dogma dell'Immacolata Concezione.

Anima dell'opera fu il Vice-curato D. Giovenale Riba, attuale Pievano, che ne lanciò la proposta ai capo-famiglia della frazione, trovando tutti consenzienti.

La cappella venne costruita a tempo di primato: tutti i frazionisti e non pochi del concentrico contribuirono al buon esito della cosa, chi offrendo gratuitamente il terreno, chi prestando la mano d'opera, chi offrendo oggetti preziosi e denaro.

Essa fu inaugurata solennemente il 29 agosto 1954 alla presenza di numerosissima folla.

Ricca di decorazioni all'interno e con una bella statua della Vergine, ha un grazioso portico antistante ed è dotata pure di una squillante campana.

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piloun dar teit Àngel Coustode
Piloun dar teit Àngel Coustode

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piloun dla Bataia
Piloun dla Bataia

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Piloun Cadel

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piloun dar teit Carlèt
Piloun dar teit Carlèt

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piloun dla Casina
Piloun dla Casina

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piloun dla Casina
Piloun dla Casina

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piloun 't Chapel
Piloun 't Chapel

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1969, n. 9, pag. 3:

Nuovo pilone

La domenica 13 luglio la popolazione di Tetto Chiappello con la partecipazione di parecchi robilantesi e delle autorità, inaugurò un pilone in onore di S. Giovanni Battista, riuscito nel suo insieme assai grazioso.

Una lode a tutti i frazionisti e soprattutto ai coniugi Cane di Monaco, i quali furono i promotori ed esecutori principali di questa bella opera.

Così anche Tetto Chiappello avrà un segno tangibile della sua fede.

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piloun dar teit Jalà
Piloun dar teit Jalà

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1994, n. 12 pag. 4:

E' nato un pilone

"Tetto Gela, ora chiamato Baita Nostra, ultimo tetto del Vallon Pettavino, posto incantevole che sa ancora di cose di una volta, là è stato costruito questo bellissimo Pilùn.

Costruito con cose vecchie di recupero, con molta pazienza e passione da Mauro, Giulio e Wilmo.

L'affresco raffigurante San Giuseppe, in memoria di Sardelle Giuseppe, è stato fatto dal grande pittore e amico PAUL TERREMATTE di StPaul

Ora nel comune dì Robilante esistono tre affreschi di questo pittore, due a Tetto Gela, il Pilone e la Vergine, e il terzo, raffigurante la Madonna col Bambino, nel muro di Villa Felice a Tetto Sitoa" (Mauro Marchisio).

Il sottoscritto don Giuseppe non solo ringrazia per la pregevole opera svolta, ma anche vivamente incoraggia questi geniali volontari a proseguire nel proget- to che hanno in mente, quello di restaurare altri Piloni.

Enti e privati non mancheranno di contribuire per l'acquisto dei materiali occorrenti.

Il restauro dei Pilùn, oltre che essere segno di fedeltà alle proprie "radici", è anche una perenne lode, preghiera a Dio, alla Madonna e ai Santi, che non mancheranno certo di proteggerci.

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Madonna della Luce
Madonna della Luce

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1995, n. 12 pag. 3:

Madonna della Luce alle Piagge

Domenica pomeriggio 3 dicembre abbiamo portato a piedi sulla Cima delle Piagge una Statua della Madonna. Lassù ci siamo ritrovati in più di 300!, e in collegamento radiofonico nella Chiesa Parrocchiale si trovavano altrettante persone. Un momento partecipato, ma anche molto sentito. La Madonna esercita una particolare attrattiva sulle persone del nostro tempo.

In Lei vediamo, oltre che una potente Ausiliatrice, un segno sicuro di speranza: abbiamo la certezza che le cose meravigliose che Dio ha compiuto in Lei le sta compiendo e le compirà anche in noi, se, come Maria, sapremo fidarci di Lui. Abbiamo portato la sua Statua lassù per indicare a tutti la nostra fede e la nostra speranza. Difatti, dopo il Rosario, abbiamo proclamato con forza il Credo.

Infine abbiamo anche affidato alla Madonna noi stessi, la nostra Comunità e tutti coloro che dalla pianura guarderanno a quella Luce che splende sulla Cima delle Piagge.

Alla realizzazione di questo piccolo monumento alla Madonna hanno collaborato in molti.

Un grazie particolare vada al Sindaco per la concessione dell'autorizzazione, a tutti coloro che in diverse riprese hanno preparato il sentiero e il sito, a coloro che hanno disboscato e fatto pulizia, a coloro che hanno portato su il palo e tutto l'occorrente, a coloro (soprattutto uno!) che hanno progettato e eseguito la struttura metallica, a coloro che hanno curato l'impianto di illuminazione a energia solare, a chi ha realizzato il collegamento radiofonico, ai giovani che hanno portato su la Statua sulle spalle.

Hanno lavorato veramente "per la Madonna" e Lei non mancherà di essere molto riconoscente

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piloun dar teit Masa
Piloun dar teit Masa

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1967, n. 6, pag. 3:

27 maggio: sabato

Una funzione straordinaria di chiusura del mese mariano . Da più di un anno si pensava di restaurare il pilone di tetto Massa ed inserirvi la statua della Madonna. Ecco dunque l'occasone buona: il 50° delle apparizioni di Fatima, tanto più che la statua della madonna che attendeva il suo pilone era proprio la Madonna di Fatima.

Quindi d'accordo cogli abitanti del tetto si combinò una fiaccolata e la celebrazione della S. Messa che riuscirono veramente imponenti per la partecipazione in massa ad esse. (...)

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piloun dar Morou
Piloun dar Morou

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1980, n. 11, pagg. 4 - 5:

Le ultime feste

* II 14 settembre abbiamo celebrato l'ultima festa delle frazioni alla cappella del S. Nome di Maria al Malandrè: quest'anno due bellissime giornate di sole, una folla straordinaria anche per il passaggio della corsa ciclistica (giro del Piemonte); per l'occasione i nostri zelanti massari hanno rifatto completamente il pilone del Moro e di questo noi tutti li ringraziamo sentitamente insieme a coloro che hanno collaborato, particolarmente il fabbro Macario e figlio, la PRESA, la SIRO, i fratelli Giordano Albino e Giuseppe e la pittrice Bertaina Isabella da Vernante. (...)

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piloun dla Pica
Piloun dla Pica

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1976, n. 1, pag. 3:

Una iniziativa lodevole

La famiglia Martini (V.V.V.) ha curato il restauro del pilone dedicato a S. Anna sito lungo la strada del Vallon Cirinot ad opera de pittore Barale con il risultato brillante come potete tutti constatare.

Questi segni di fede devono essere rispettati da tutti perché testimoniano l'attaccamento alla Religione. (...)

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piloun dar Quiot
Piloun dar Quiot

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 2008, n. 9, pagg. 7 - 8:

Il re dei piloni

Il Gruppo Alpini di Robilante da 12 anni ha preso la lodevole iniziativa di restaurare i Piloni, II loro esempio è servito anche di esempio per altri volenterosi. E così sono stati restaurati o quasi completamente rifatti o fatti ex-novo i seguenti Piloni e edifici sacri:

nel 1994 il PILONE di TETTO GELA' (Vallon Pettavino) ad opera di Mauro. Giulio e Wilmo e pitturato da Paul Terrematte;

nel 1996 il PILONE della RAMONDA e il PILONE di S.SEBASTIANO (zona Malandrè), e la CAPPELLA di S.GIUSEPPE, inaugurata poi il 16 maggio 1998;

nel 1997 il PILONE di TETTO RESCASSO, ad opera soprattutto di Sordello Giovanni, e il PILONE di S. ANNA, restaurato da Lorenzo Bertaina e dalle pittrici Allinio Raffaella e Valle Roberta;

nel 1998 si è festeggiato il PILONE di TETTO PIULOT, dedicato a Notre Dame de Laghet;

nel 2002 la PIAZZETTA con la STATUA di S.PADRE PIO e il PILONE di TETTO CADEL;

nel 2003 il PILONE di TETTO ANGELO CUSTODE;

nel 2004 il PILONE delle BALME, il PILONE di SNIVE ( pitturato solo quest'estate), il PILONE di TETTO MALIZIA (opera di Giordanengo Giuseppe); nel 2006 il PILONE della MADONNA dell'ACQUA della SALUTE (fatto nuovo da alcuni Volontari).

Si pensava che ormai fossero stati quasi tutti restaurati, e invece alla fine è saltato fuori il Pilone più bello, quello del Chiòt in Vermenera.

Dopo che gli Alpini con l'aiuto di alcuni frazionisti avevano disboscato la zona e avevano compiuto le opere murarie, si è andati a fare un sopral-luogo. Subito ci si è accorti che si era di fronte ad un'autentica "meraviglia", come bellezza della struttura architettonica e anche come preziosità delle pitture.

Ma, osservando meglio ciò che era rimasto dei dipinti, ci si è resi conto che quei dipinti erano stati fatti addirittura dalle stesse mani di coloro che avevano dipinto la Chiesa Parrocchiale, e cioè dai Caragliesi AGNESE e ARNAUD.

La Parrocchiale era stata affrescata nell'anno 1873, ed è da supporre quindi che in quello stesso anno sia stato affrescato il Pilone del Chiòt, e ciò è stato fatto tutto nello stesso giorno, come ha rivelato la restauratrice Lorena Massa.

Nei mesi di luglio e agosto Lorena, con opportuni metodi e materiali, è riuscita a tirare fuori e a tratteggiare tutte le figure della nicchia. Nel primo sopralluogo si era prospettato che si potesse trattare dell'Adorazione dei Re Magi, e invece sono balzate fuori le seguenti figure: in alto Dio Padre e lo Spirito Santo (colomba ), e frontalmente la Sacra Famiglia (Maria con Gesù seduto sulle ginocchia e S.Giuseppe), e di fianco i Santi Gioachino e Anna, a destra S.Rocco con il cane. Pierino Sordello ricorda che sua mamma Felicita raccomandava a loro ragazzi di fare sempre il segno di croce quando passavano davanti al pilone, ma è così denso di contenuto che sarebbe consigliabile fare persino la genuflessione!

Qualcuno potrebbe chiedersi perché una volta facevano così tanti e bei piloni. Il perché sta in queste costatazioni. In quegli anni la popolazione era continuamente minacciata e decimata dalla peste e dal colera.

Per dimostrare la propria gratitudine a Dio e ai Santi per essere sopravvissuti o per non essere stati colpiti, si faceva un Pilone. Si era soliti fare questa promessa:"Se guarirò" o"Se non prenderò la peste" "co-struirò un pilone".

Ora che i Piloni sono stati quasi tutti restaurati, avete fatto un grande onore a coloro che li hanno fatti, che non mancheranno certo di intercedere per noi, e avete reso perenni la supplica e il ringraziamento per cui sono stati costruiti.

Un plauso a tutti coloro che vi hanno collaborato.

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piloun di Quiri
Piloun di Quiri

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1996, n. 7, pag. 5:

INAUGURAZIONE E BENEDIZIONE DEI PILONI RESTAURATI AL MALANDRÉ

Domenica pomeriggio 30 giugno, partendo dal Pilone del Moro, un nutrito numero di persone si è recato presso due Piloni appena restaurati. Il Presidente della Pro Loco ha fatto per ognuno una breve presentazione e poi il Parroco li ha benedetti. Il primo Pilone (...)

Il successivo, a monte di Tetto Marlitùn, è invece in mezzo al bosco ed è dedicato a S. Sebastiano. Quest'ultimo soprattutto, nelle sue linee architettoniche, è da considerarsi un'autentica opera d'arte. (...)

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piloun dla Ramounda
Piloun dla Ramounda

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1996, n. 7, pag. 5:

INAUGURAZIONE E BENEDIZIONE DEI PILONI RESTAURATI AL MALANDRÉ

Domenica pomeriggio 30 giugno, partendo dal Pilone del Moro, un nutrito numero di persone si è recato presso due Piloni appena restaurati. Il Presidente della Pro Loco ha fatto per ognuno una breve presentazione e poi il Parroco li ha benedetti.

Il primo Pilone è stato quello della Ramonda, dedicato alla Madonna, a S. Antonio abate e a S. Grato di Aosta. Si trova in un punto panoramico. (...)

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piloun 't Rëscàs
Piloun 't Rëscàs

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piloun de 'Snive
Piloun de 'Snive

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da: La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 2008, n. 9, pag. 8:

Pitturato il pilone di Snive

Siccome nessuno ricordava quali Santi erano rappresentati, si è deciso di far pitturare nella nicchia centrale che guarda verso le Piagge l'immagine di S.BARBARA, protettrice dei minatori, e nella nicchia a destra l'immagine della MADONNA con GESÙ BAMBINO e in quella a sinistra l'immagine di S. LUCIA.

Le pitture sono state artisticamente fatte da Lorena Massa.

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indice grafia Santa Marguerita Pica mapa dla vila San Jacou Malandré Mountàs Piage En Vermanera Angel Coustode Bataia Cadel Carlèt Casina Chapel Jalà Madonna della Luce Teit Masa Morou Quiot Quiri Ramounda Rescas Snive