Don Massa, cappellano al Malandrè

Don Giovanni Massa, sacerdote addetto alla cappella del Malandrè (Robilante) è ancora ricordato oggi dagli anziani del posto, per quanto era esigente a scuola (come lo erano tutti i maestri di allora) ma anche per quanto sapeva consigliare ed aiutare specie in caso di malattie, in un tempo in cui si mandava a chiamare il medico quasi sempre quando la situazione era irrimediabile.
Riportiamo quanto scrisse di lui il parroco sul bollettino parrocchiale (che in quegli anni usciva trimestralmente).

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Bollettino Parrocchiale di Robilante, n. 2, aprile- giugno 1955, pagg.3 e 4

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Rev. MASSA don GIOVANNI

Anche oggi, pur a distanza di tempo, la scomparsa del cappellano e maestro Don Massa pare cosa non vera. La sua mancanza da Robilante sembra un'assenza prolungata con prossimo ritorno. Invece già la sua vita è limitata nel tempo dalle due date di nascita e di morte !

Nella ristrettezza di queste colonne di stampa, voglio del caro scomparso ricordare soltanto alcune date di vita e salienti note della sua personalità.

Don Massa nacque a Caraglio (S. Lorenzo) il 24 marzo 1879, compì gli studi nel nostro Seminario Diocesano e fu ordinato Sacerdote il 9 ottobre 1904 da S. E. Mons. Andrea Fiore. Dopo alcuni anni di cura pastorale come vicecurato, diplomatosi Insegnante delle Elementari, nel 1912 venne a Robilante e fu nominato capellano-maestro alla Frazione Malandrè.

Prese parte alla guerra mondiale 1915-18 nei servizi sanitari. Questa esperienza gli procacciò una larga conoscenza di nozioni sanitarie, che egli, con generosità ammirabile metterà, negli anni avvenire, a servizio di innumerevoli persone.

Dopo alcune peregrinazioni in varie sedi scolastiche, fu nominato insegnante nelle Scuole Elementari di Robilante-Capoluogo. Riparò a sue spese la casetta di Piazza Olivero, di proprietà della Chiesa Parrocchiale e vi si stabili definitivamente nei mesi di scuola.

Di carattere semplice, al sommo schivo da ogni formalismo Don Massa visse, trascurando tutte le agiatezze, che la professione gli poteva offrire. Cordiale con gli amici e negli incontri privati, fuggiva, in modo sconcertante, ogni pubblicità attorno alla sua persona.

Il suo attaccamento al dovere negli uffici di Sacerdote e di Maestro fu ammirevole. Servì la Cappella del Malandrè per 43 anni, con una fedeltà esemplare alla celebrazione della Messa festiva, anche negli anni, in cui prestava servizio scolastico in sedi fuori di Robilante. Incerto nel passo e nella vista , salì alla cappella l'ultima volta il 6 marzo: una serataccia con neve, vento e tormenta in montagna. Il giorno seguente celebrò, con difficoltà, l'ultima Messa per i Frazionisti.

L'insidia di mali gravissimi si manifestò in modo virulento; in un vero marasma per sofferenze e per commozione prese congedo dagli alunni della 3a Maschile e si raccolse nella sua abitazione.

Cedendo alle pressioni dei vicini, del nipote Can. Girando Pietro il 10 marzo si lasciò ricoverare all'Ospedale S. Croce di Cuneo, ove, dopo 37 giorni di degenza, con i conforti religiosi cessò di vivere il 17 aprile, all'età d'anni 76.

La notizia della morte, per altro già prevista per l'andamento del male, impressionò tutti. I Funerali si svolsero la mattina del 19 aprile a Robilante ed a Cuneo. Particolarmente commovente la manifestazione di cordoglio dei frazionisti del Malandrè e delle Scuole Elementari del Comune.

La salma venne tumulata nella tomba dei Sacerdoti al Cimitero di Cuneo.

Don Massa dev'essere ricordato nelle preghiere di suffragio da tutti i beneficati, che sono moltissimi, e particolarmente dai frazionisti del Malandrè.

Ed un grazie dobbiamo dirlo anche al Can. Pierino Girando ed agli altri nipoti eredi, i quali interpretando i desideri dello zio, lasciarono alla Cappella parte del mobilio e servizi di cucina.

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